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giovedì 12 dicembre 2013

L'insostenibile leggerezza e Calvino.



Dall'atomismo di Lucrezio alla scienza, da Cavalcanti a Dante, da Servantes a Shakespeare: Albertazzi e la lezione americana di Calvino sulla leggerezza non ci fanno mancare nulla.
Sul palco uno studiolo con Calvino/Albertazzi e la sua segretaria/studente che lo aiuta a districare il discorso. Un ruolo non superficiale quello di Stefania Masal: con le sue domande, le sue battute a intercalare e la  capacità della ragazza a riprendere il filo del discorso, aiutano il pubblico a vivere la lezione come un vivace colloquio, con quella leggerezza profonda e mai frivola. 
"Il faut être léger comme l'oiseau, et non comme la plume", Paul Valery. 
La frivolezza, ovvero la piuma, è leggera ma è portata a scendere a terra; l'uccello invece riesce a rimanere alto in volo!
Un terzo personaggio silenzioso è sul palco: la violoncellista Ana, a commentare musicalmente il dialogo. Un ruolo fondamentale hanno le luci, il gioco delle proiezioni tra palco e riprese fatte dall'assistente/studentessa e le frasi proiettate. Il tutto sostiene uno spettacolo leggero, nel senso di scorrevole ma mai banale.
Per Albertazzi quella «leggerezza» diventa espressione di un modus vivendi, «leggerezza» contrapposta al «peso», inteso come peso dell'essere e dell'esistere. Ecco che le due donne-specchio del pubblico escono di scena: rimane Albertazzi/Calvino e la potenza delle parole dell'Amleto di Shakespear. 
Essere o non essere? Leggero o pesante? Uccello o piuma?
La verità è che non esiste essere senza non essere, né leggerezza senza pesantezza, né vita senza morte. 
Nel racconto "L'immortale" di Borges il protagonista reso immortale, è schiacciato dall'angoscia: nulla ha più valore poiché tutto è ripetibile. La vita è continuo movimento e cambiamento e non c'è risposta che plachi la fame di ricerca dell'uomo. Un desiderio soddisfatto non è altro che la radice da cui sboccia un nuovo desiderio..
Cos'è quindi la leggerezza?
Prendere il proprio secchio, come l'uomo nel racconto di Kafka, e sollevarsi sia su colui che ci aiuta che sulla moglie che ci scaccia. Innalzarsi. Svuotare il secchio dalle paure e dalla rabbia accumulati, e riempirlo di leggerezza.

Una massima sufi racconta di un uomo che fugge da un leone. Lui scappa, corre con tutte le sue forze, salta nei cespuglie e corre, corre..finché non cade in un dirupo..ma riesce ad aggrapparsi a un ramo di un albero. Se si arrampica, sopra di lui lo aspetta il leone; se si lascia cadere finisce nelle fauci di un secondo leone famelico in arrivo... Cosa fare?  La risposta dei maestri è: " Raccogli una mela e te la gusti con piacere".
da Jodorowsky, Cabaret Mistico.

La leggerezza si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l'abbandono al caso".


11 DICEMBRE 2013

LEZIONI AMERICANE

di Italo Calvino




Regia Orlando Forioso
Con Giorgio Albertazzi

Teatro Astra Bellaria-Igea Marina.
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